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I RINCARI AUTO PREVISTI PER IL 2015

Crisi o Ripresa? L’anno appena arrivato si presenta forse come il più emblematico per capire se davvero le aspettative future dei consumatori saranno soddisfatte o si dovrà di nuovo ricorrere a piani d’emergenza per salvare la situazione economica. Un dato è certo: le auto sono una voce di spesa costante tra i consumi e necessariamente è bene essere informati sempre su quali saranno i trend previsti per i mesi successivi. Tasse, costo dei servizi e assicurazioni solitamente sono strettamente legati alla crisi e ciò ovviamente si traduce in un aumento della spesa complessiva. Negli ultimi tre anni, paradossalmente invece, le tariffe riguardanti le RC Auto hanno subito un calo. Ciò farebbe ben sperare per il futuro ma è senza dubbio troppo presto per parlare. Dal 2010 il premio assicurativo è sempre cresciuto per poi diminuire. Ciò è dovuto alla crisi dal momento che meno famiglie hanno fatto costante utilizzo delle auto con la conseguenza che anche il numero di incidenti è sensibilmente sceso. La situazione ora sta progressivamente mutando: i consumatori vedono la concorrenza aumentare e per questo si affidano ad ogni metodo possibile per risparmiare sulla RC Auto. Le tariffe RC saliranno di nuovo tra il 2015 e il 2016. Altro fattore che incentiverà questa crescita è senza dubbio la nuova normativa che prevede forti sconti sul premio assicurativo. Le compagnie assicurative sono già terrorizzate dalle conseguenze che questa riforma comporta e perciò si prospetta una frenetica rincorsa ad una soluzione che garantisca guadagni alle assicurazioni e risparmio ai consumatori. La via migliore da percorrere per riuscire a risparmiare sull’assicurazione è senza dubbio quella di affidarsi a strumenti di comparazione e confronto tra i vari preventivi offerti dalle compagnie e scegliere la polizza più conveniente e adatta alle nostre esigenze.

Altro aumento previsto nel 2015 è quello relativo al bollo delle auto a seconda della cilindrata e delle emissioni inquinanti dei veicoli, come disposto dalla nuova legge di Stabilità. La decisione in merito a tale rincaro spetta alle Regioni. Questa normativa andrebbe a colpire senza dubbio milioni di italiani.
Da segnalare è inoltre la decisione di abbandonare la vecchia imposta provinciale di trascrizione (IPT) per fare spazio alla Imposta Regionale Immatricolazione (IRI). Questa tassa andrà a colpire i passaggi di proprietà dei veicoli e gli acquisti di nuove auto. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze costruirà una tabella ad hoc per gli importi IRI regolata sul tipo, categoria e cilindrata della vettura correlata al livello di emissioni inquinanti. Purtroppo anche in questo caso non si parlerà certamente di risparmio.

 

Mal d’assicurazione? Il modo di risparmiare c’è, basta conoscerlo

 

Sapreste indicare con certezza il valore della vostra auto? Indicativamente forse sì, se si osservano alcuni parametri standard quali anno di immatricolazione, chilometraggio e marca, ma, al di là di questi fattori puramente superficiali non va sottovalutato un altro valore più intrinseco, che comprende la stima di tutte le spese accessorie di manutenzione, optional, lo stato di usura e chi più ne ha, più ne metta. Una valutazione complessiva può essere fatta in modo corretto solo dal cosiddetto esperto d’auto, ossia qualcuno in grado di fare un’analisi multidimensionale del veicolo.

 

Conoscere il valore auto usate in generale non è solo importante per potersi orientare durante la vendita di un veicolo, ma anche durante l’acquisto, poiché in base a esso – nello specifico se si è assicurato il valore a nuovo o il valore commerciale del veicolo – cambierà l’importo ricevuto dalla propria assicurazione in caso di sinistro, incendio o furto. Assicurare il valore commerciale di un’auto costa meno, ma in caso d’incidente farà ottenere anche una liquidazione inferiore poiché verrà detratto il degrado d’uso. Nel caso si assicuri il valore a nuovo, invece, si otterà la liquidazione pari al valore di mercato del pezzo di ricambio necessario. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia, è necessario sempre prestare attenzione alle clausole della compagnia in quanto alcune garantiscono l’auto per il valore d’acquisto solo per i primi sei mesi. Dal settimo mese verrà poi preso in considerazione il prezzo commerciale.

 

Non sorprende quindi che il tema della polizza RC auto faccia passare la voglia di acquistare un’auto – in special modo in Italia, Paese con il costo assicurativo più alto in Europa. Ma esiste un modo per controllare in modo cosciente le spese senza rinunciare all’acquisto di un’auto e non cadere nei soliti trabocchetti che fanno volatilizzare lo stipendio già a inizio mese? Una possibilità esiste e si chiama RC Easy, il nuovo progetto capitanato da Cittadinanzattiva, a cui partecipano Adiconsum, Adoc e CTCU, che si pone lo scopo di informare gli assicurati tramite una app dedicata, incontri, una guida e gli sportelli di assistenza sul territorio.

Con questa applicazione sul proprio telefonino si potrà disporre di un’arma in più contro il caro assicurazioni. L’obiettivo degli organizzatori, oltre a informare gli automobilisti sulle leggi in vigore, sullle opzioni assicurative che possono essere scelte e sull’andamento delle tariffe, è anche quello di prevenzione della sinistrosità tramite un linguaggio giovane e diretto, e corsi di formazione nelle autoscuole.


Una buona occasione quindi, per essere parte attiva nella gestione delle proprie spese e combattere l’aumento indiscriminato dei prezzi.