L’ANIA, in rappresentanza delle assicurazioni, si difende dicendo che gli extracomunitari, polacchi e romeni su tutti, provocano più incidenti rispetto agli altri e per questo devono pagare assicurazioni auto più care, per far fronte alle maggiori spese. Si tratta, però, di una decisione che ha spianato la strada a non poche critiche, tanto che l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio si è espresso in merito e ha aperto anche un tavolo di tecnico per capire quelle che sono le posizioni di assicurazioni e controparti. L’UNAR ha reputato necessario scrivere una raccomandazione rivolta alle assicurazioni, nella quale si fa presente che il far pagare il 25% in più agli extracomunitari può essere lesivo della pari dignità di tutti i cittadini. Come detto, le assicurazioni hanno fatto presente che si tratta di una misura necessaria per tutelarsi, dato che cittadini di alcune nazionalità provocano un numero maggiore di incidenti e, quindi, loro devono sborsare più soldi per risarcire i danni. Nonostante tutto le polemiche su quelle che sono state definite “polizze etniche” non accennano a diminuire, mentre le compagnie assicurative si dicono ferme sulle loro posizioni, sottolineando che si veglierà sul fatto che questo non diventi un elemento di discriminazione.