Le compagnie di assicurazione europee pare che non abbiano problemi patrimoniali e la stragrande maggioranza di esse sarebbe in grado di sopportare anche repentine crisi dei mercati finanziari. Questo è il risultato degli stress test, svolti quest’anno dall’Eiopa, l’autorità europea delle polizze, che ieri ha reso noti i risultati aggregati. Alla fine del 2010 il surplus sul livello minimo di capitale previsto dalla nuova regolamentazione di Solvency II delle compagnie partecipanti ai test, era pari a 425 miliardi di euro. L’avanzo di patrimonio regolamentare, inoltre, diminuirebbe solo un pò, ma non si annullerebbe totalmente,in caso di crisi impreviste dei mercati (-92 miliardi) , nonché nell’ipotesi di uno stress molto forte che determini una flessione del 15% delle Borse del 25% delle proprietà immobiliari e di 62-125 punti base dei tassi d’interesse (-150 miliardi). Le compagnie assicurative non sarebbero danneggiate neanche nell’ipotesi di ‘ulteriore crisi dei rischi sovrani. Si pensi che ,a fine 2010, solo il 10% delle compagnie assicurative vedrebbe ridursi il proprio capitale al di sotto del livello minimo in caso di crisi immediata . Questi dati, quindi ,sono a riprova della struttura forte delle compagnie assicurative mondiali, anche se non è stato interpellato il 40% del mercato continentale. Questo, infatti, potrebbe far pensare che, tra le compagnie che non hanno partecipato al test, sia alta la percentuale di quelle con un patrimonio più debole.