Nel 2012 il traffico sulle autostrade italiane è calato notevolmente rispetto agli anni passati, un calo del 7,2% che è destinato a quanto pare a scendere in modo ancora più intenso nei prossimi anni.
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Il calo del traffico sulle autostrade italiane è ovviamente una chiara conseguenza della crisi economica che stiamo vivendo. I viaggi in automobile sono infatti oggi come oggi davvero troppo costosi, un prezzo questi che gli italiani non hanno più la possibilità di poter sostenere. Nel costo dei viaggi in automobile infatti non dobbiamo considerare solo l’elevato prezzo della benzina ma anche i pedaggi autostradali che sono di anno in anno sempre più salati e anche il fatto che il costo della vita è sin troppo caro, anche una semplice sosta per la colazione in un autogrill potrebbe rappresentare un vero e proprio problema economico per le famiglie italiane che prediligono allora viaggi low cost e all inclusive con partenza in aereo ovviamente.
Il presidente dell’Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori (Aiscat) Fabrizio Palenzona ha affermato: “Cinque anni di eccezionale crisi hanno determinato inedite ripercussioni nel settore delle infrastrutture e nel mondo delle sue concessioni, cambiando in modo sostanziale il contesto di riferimento, e le prospettive future, in termini di flusso di traffico, finanziabilità delle opere, capacità di impegno della spesa pubblica sempre più limitata“.
Secondo Fabrizio Palenzona per riuscire a portare avanti tutti gli investimenti che sono stati fatti in questi anni e per poter mettere in atto nuovi investimenti c’è bisogno di prendere in considerazione nuovi strumenti. La soluzione secondo Palenzona sarebbe quella di accorpare le concessioni che sono in questo momento attive e di allungare le loro scadenze, in questo modo sarebbe infatti possibile diluire l’impatto sulle tariffe autostradali rendendole più economiche e incentivando così gli automobilisti italiani a viaggiare di più in auto.