Antitrust: pari condizioni per cambio compagnia rc auto

Buone notizie all’orizzonte per chi è scontento della propria assicurazione auto ed ha intenzione di sostituirla nel prossimo futuro.
L’attuale presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella ha chiesto – nel corso di un intervento difronte alla commissione bilancio della Camera – specifiche norme atte a garantire la parità di condizioni per quei soggetti che decidono di passare ad una diversa compagnia assicurativa.

Secondo quanto indicato dal numero uno dell’autorità garante, ogni assicurato dovrebbe poter mantenere inalterata la classe di rischio maturata nel tempo anche presso la nuova società di assicurazione, andando così a favorire e semplificare i trasferimenti da una compagnia all’altra e aumentando di conseguenza la competizione fra di esse. L’obbiettivo finale ovviamente è quello di abbattere i costi delle assicurazioni obbligatorie per la responsabilità civile, generando un risparmio per tutti gli automobilisti.
Una nuova possibilità, dunque, per cercare di ridurre i costi della RC auto che già hanno beneficiato di notevoli sconti grazie ai tanti strumenti che consentono di scegliere la propria assicurazione on line.

Pitruzzella ha espresso il suo apprezzamento per il piano ‘Destinazione Italia’, messo in atto dal Governo, riguardante per l’appunto l’assicurazione obbligatoria che – secondo le dichiarazioni del presidente dell’autorità – accoglierebbe parte dei suggerimenti proposti dalla stessa Antitrust.

Nell’attesa che tutto questo divenga realtà è comunque possibile, grazie alla rete, informarsi in maniera dettagliata sulle possibili soluzioni offerte dalle varie compagnie, in modo da non sostenere spese eccessive e non adeguate al servizio proposto. Ad esempio, per valutare prima l’importo del premio assicurativo è possibile fare un preventivo per l’assicurazione auto on line cliccando qui e approfittare delle offerte che Linear mette a disposizione.

Tornando alle dichiarazioni del presidente Pitruzzella, durante il suo intervento non ha mancato di sottolineare la necessità di portare innovazione in un settore non al passo con i tempi, grazie all’utilizzo della tecnologia, di incentivi mirati e di contratti pensati appositamente per abbattere i costi sia per le compagnie che per gli utenti.

Ad esempio, secondo quanto emerge dalle indagini effettuate dall’autorità garante, risulta un utilizzo ancora troppo ridotto delle scatole nere che consentono di ricostruire meglio la dinamica degli incidenti e di evitare molte frodi messe in atto verso le compagnie assicurative che pagano troppi risarcimento non dovuti con un conseguente aumento delle tariffe per tutti gli assicurati. Le spese di installazione delle scatole nere attualmente sono a carico dell’assicurato e rappresentano un ulteriore ostacolo al loro utilizzo su larga scala; il dl in discussione alla Camera dovrebbe azzerare questi costi.

Un’altra questione sollevata è quella riguardante le scontistiche, ritenute troppo esigue, offerte per i contratti che prevedono l’obbligo di rivolgersi a carrozzerie convenzionate con la compagnia assicurativa stessa (i contratti di questo tipo sono inferiori al 6%).
L’ultima osservazione di Pitruzzella riguarda l’eventuale possibilità per le compagnie di selezionare e remunerare dei professionisti che consentano, in caso di sinistri con danni che necessitano di prestazioni medico sanitarie, alle compagnie di offrire agli assicurati i propri servizi anche in questo ambito.

Insomma, il traguardo è chiaro ed è quello di avviare un circolo virtuoso che, partendo da una maggiore efficienza, porti ad una riduzione dei costi sostenuti dalle compagnie assicurative e ad un conseguente abbassamenti dei prezzi delle polizze per gli utenti finali. Un esempio evidente che dimostra la correttezza di questi ragionamenti lo si trova nel settore della telefonia dove i clienti cambiano compagnia telefonica molto più spesso, rispetto a quanto accade nel mondo delle assicurazioni RC (dove il tasso di mobilità è solo del 15% circa) e i prezzi dei contratti e dei servizi telefonici in genere ha già subito una notevole riduzione.